La Canapa Tessile in Italia

Non tutti sanno che l’Italia, fino al 1939, è stata leader europeo e mondiale, insieme alla Russia, della coltivazione della canapa tessile e della produzione di filati e tessuti nelle repubbliche marinare e nel nord italia. 

Un primato che, le successive leggi proibizioniste e l’avvento di nuove fibre artificiali di origine petrolchimica, hanno completamente cancellato se non nei ricordi di pochi e nelle testimonianze di quelle piccole realtà ancora in vità e nei ruderi abbandonati di archeologia industriale nelle campagne del nord italia. 

Canapa Tessile

La canapa cresce naturalmente in zone dal clima temperato: Europa, Americhe, Cina. Quella seminata per la coltura della canapa cosiddetta “da tiglio”,  una volta  macerata e sfibrata darà la fibra tessile.

Prima dell’avvento del proibizionismo della cannabis agli inizi del ‘900 essa era diffusa nel mondo come materia prima. Era considerata essenziale per la produzione di carta, le sue fibre inoltre hanno costituito per migliaia di anni importanti grezzi per la produzione di tessili e corde.

Oltre alla qualità del prodotto, la canapa può essere coltivata ripetutamente sullo stesso terreno dal momento che non lo impoverisce, bonificando e ammorbidendo la struttura dei terreni. 

Carta di Canapa

Fabbricare carta dalla canapa comporta un vantaggio anzitutto per la sua enorme produttività della pianta, e in secondo luogo perché la si può ottenere da un’unica coltivazione.

Inoltre il processo per ottenere le microfibre di cellulosa dalla canapa non prevede l’uso di agenti chimici come acidi ma è completamente naturale; e la fibra ottenuta della canapa è già di colore bianco quindi la carta è già stampabile. 

 

 

Il procedimento dunque rispetto alla fabbricazione di carta da legno è più sostenibile e meno nocivo per l’uso di agenti chimici. 

Fino al 1883, il 75-90% della carta di tutto il mondo era prodotta dalla fibra della pianta di cannabis, compresa quella di libri, Bibbie, mappe, banconote, obbligazioni, titoli azionari, quotidiani. Alcuni documenti storici sono stati realizzati in carta di canapa come la Bibbia di Gutenberg, Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America, i pamphlets illuministi e molti altri libri di grande fama nel 1800. 

La Canapa Tessile in Italia

La canapa tessile ha un’antica tradizione in Italia, dov’era usata per la realizzazione di corde e tessuti. Tradizione industriale legata al fiorire delle Repubbliche marinare, che la utilizzavano per corde e vele delle proprie flotte.

La tradizione di utilizzarla per telerie ad uso domestico è addirittura più antica, le tovaglie di canapa in Romagna decorate con stampi di rame nei due classici colori ruggine e verde sono oggetti di artigianato che continuano ad essere prodotti ancora oggi. 

Si calcola che nella sola Emilia-Romagna, nel 1910 vi erano 45.000 ettari di terreno coltivati a canapa, soprattutto nel Ferrarese, mentre il dato complessivo di tutta Italia portava la superficie a 80.000 ettari. 

Canapa Tessile in Italia

Altro importante centro di produzione della canapa nel corso dei secoli è stato Carmagnola, in Piemonte, mentre nel Sud troviamo Frattamaggiore, dove leggenda vuole che proprio qui furono realizzate le cime per le caravelle di Cirstoforo Colombo. 

Durante il ventennio fascista, la produzione di canapa fu fondamentale per la politica autarchica di allora, nel 1940 l’Italia risultava essere il secondo paese per la quantità di canapa prodotta dopo la Russia.