Depenalizzazione Cannabis Domestica: diventerà realtà?

Potrebbe non costituire più reato coltivare piante di Cannabis per uso personale e potrebbero quindi anche arrivare delle pene detentive più lievi.

Arriva dalla Commissione Giustizia della Camera il primo sì al testo “Magi-Licantini”, che propone finalmente un approccio diverso al tema delle droghe leggere.

La proposta nata nel 2019 depenalizza la coltivazione domestica in modo da sostenere anche chi ne fa un uso terapeutico e per togliere dunque terreno allo spaccio.

Il fulcro della proposta di legge è: la coltivazione domestica, pene detentive più basse per lo spaccio di lieve entità di cannabis. Mentre non potrà essere mai considerato fattore di lieve entità la vendita di sostanze stupefacenti a minori, ed inoltre saranno istituite, qualora il disegno di legge dovesse entrare in vigore, delle giornate di educazione sulle droghe nelle scuole.

Favorire la Depenalizzazione della Cannabis

A supporto della legge pare essere la “Relazione annuale sulla tossicodipendenza”, redatta dal governo e inviata al Parlamento, che contiene al suo interno a pagina 516 del rapporto il termine “depenalizzazione”. 

Nel testo, redatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, viene messa in luce la necessità “di rivedere le norme che prevedono sanzioni penali e amministrative a carico di persone che usano droghe”; sottraendo – si legge –  “all’azione penale alcune condotte illecite” e “rivedendo contestualmente l’impianto sanzionatorio”. 

Questo testo ricalca gli obiettivi della Proposta di Legge “Magri-Licantini” e su cui il Governo non ha mai esplicitamente preso posizione prima di ora, lasciando la questione al polveroso dibattito parlamentare e allo scontro ideologico tra i partiti.

L’Opposizione 

Questo tema da sempre divide le forze politiche del sistema parlamentare italiano. 

Infatti Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno proposto delle modifiche e soppressioni alla proposta di legge, andando così a rallentare l’iter legislativo, puntando a rimandare la discussione a Settembre.

Inoltre il Premier Mario Draghi, non vuole e tanto meno può, mettere bocca su una questione che reputa fuori dallo spazio di manovra dell’esecutivo da lui guidato. Un concetto, quest’ultimo, ribadito durante la conferenza stampa di giovedì scorso. “Su questo come altre proposte di iniziativa parlamentare il Governo non ha mai preso posizione”. 

Fatto sta che mentre il dibattito sulla cannabis entra nel vivo, ad offrire una sponda al fronte pro-depenalizzazione potrebbe essere proprio il documento inviato dal Governo.

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